Medicina comportamentale

Medicina comportamentale

La medicina comportamentale è una branca della medicina veterinaria che si occupa del benessere psicologico dell’animale utilizzando un approccio etologico, clinico e veterinario.

• Etologico: il comportamentalista non è un etologo, ma utilizza l’etologia come scienza descrittiva, come metodo per osservare il comportamento dell’animale che viene valutato.
• Clinico: osservazione clinica e semiologica che sono indispensabili e solo un medico veterinario ne ha le competenze.
• Veterinario: il ruolo del comportamentalista è inserito nell’arte della medicina veterinaria per valutare correttamente le affezioni organiche responsabili di patologie del comportamento, o per valutare quali patologie comportamentali possono essere responsabili di affezioni organiche, e poter discriminare tra un comportamento normale e uno patologico.

La medicina comportamentale agisce sull’insieme  delle relazioni famiglia – animale, utilizzando le capacità e la disponibilità al cambiamento di questo insieme.
Si tratta di cambiare il comportamento dell’animale, attraverso delle modificazioni relazionali che consentiranno all’animale di evolvere nella direzione giusta.
Il tutto avviene nel rispetto dei bisogni del cane e delle esigenze  della famiglia.
Il metodo che viene utilizzato è un approccio cognitivo relazionale sistemico.
Con il termine cognitivo relazionale si intende che l’animale mediante l’apprendimento, arricchisce la sua struttura comportamentale, migliorando a ampliando le sue competenze e le sue esperienze. L’intervento terapeutico di tipo relazionale sistemico riguarda invece l’intera famiglia con l’obiettivo di migliorare la relazione, la comunicazione e la fiducia reciproca.

Quando si parla di benessere animale non bisogna dimenticare la psiche e non sottovalutare la sfera emotiva molto ampia e complessa per quanto riguarda i nostri animali, ormai compagni di vita inseriti nella società odierna.